I Walser sono una popolazione di stirpe
alemanna che a partire dalla seconda metà del XIII secolo colonizzò le zone più
elevate delle Alpi ed in particolare le valli attorno al Monte Rosa, dando vita
alle comunità di Alagna, Gresoney, Rimella, Rima e Macugnaga. Questi coloni,
arroccati ed isolati nell’aspro ambiente dell’alta montagna, programmarono e
realizzarono la vasta opera di bonifica di zone a quei tempi perlopiù
disabitate, creando villaggi autosufficienti in grado di sopravvivere ai rigori
di lunghi inverni. L’isolamento dei walser di Alagna, chiusi nel fondovalle
valsesiano, consentì il sopravvivere nei secoli della lingua tedesca dei primi
coloni e mantenne per questi abitanti una condizione di indipendenza e libertà.
La colonizzazione Walser fu senz’altro pacifica; i valsesiani avevano poco da
perdere nel concedere a forestieri terre da loro non sfruttate. D’altro canto i
coloni furono anche favoriti dalla politica dei signori medioevali che
trovavano vantaggiosi quegli insediamenti fissi alla testata delle valli, che
consentivano di sfruttare al meglio zone ancora spopolate e controllare i
valichi più alti, divenuti strategicamente importanti per commerci e
comunicazioni. L’integrazione dei nuovi venuti con il resto delle popolazioni
valsesiane fu assai lenta. Continuarono invece per lungo tempo i contatti con
la terra d’origine grazie ad una fitta rete di collegamenti, attraverso la
quale giungevano nelle colonie sale, attrezzi in metallo, granaglie e
vestiario.