Camminando attraverso la macchia mediterranea si osservano gli elementi che la caratterizzano scoprendone e individuandone essenze e profumi. Si potrà leggere il paesaggio circostante analizzando la morfologia della costa e la struttura e ubicazione dei villaggi oltre che i segni dello sfruttamento agricolo e turistico. Il tratto “dopo” le Cinqueterre è molto bello… il turismo di massa non è assolutamente presente e, quindi, si cammina tra boschi e coltivazioni in perfetta tranquillità per poi arrivare ad una piccola perla sul mare: Portovenere. Non mancherò di portarvi in una osteria dove la “mesciua” è veramente eccezionale. Tramonti non è esattamente un luogo, ma un insieme di luoghi. E' un nome che raggruppa idealmente piccole perle disposte sulla scogliera che da Portovenere raggiunge Riomaggiore. Gruppuscoli eversivi di casette, contenenti corbe, zappe, botti e qualche damigiana di vino buono. Ed è anche un peccato. Che poi ti devi confessare, e ti danno la penitenza. Solo che a Tramonti, tutto si condensa in un’unica sequenza: penitenza-peccato-penitenza. Scollini, ed è già una meraviglia. E mentre ti chiedi se Tramonti si chiama così perché devi passare tra i monti per andarci, o perché è il posto migliore del mondo per studiare il sole che tramonta, osservi il mare e già pregusti il tuffo che ti farai. Non solo: è scogliera collina, muretti, mare, montagna, frana, macchione, pini, rocce, abeti, cinghiali, vigneti, polvere , sentieri, castagni, fiori, fatica, gabbiani, terrazze, sole, scalini, sudore, ospitalità, vino, silenzio…